Mariateresa Papagni Masotina con questa sua lettura della vita, ci offre un panorama incantevole e fiabistico di molti possibili.
Un possibile favolistico, un possibile illusorio, un possibile onirico. Ciò perché sembra raccontarci una fiaba, una storia inventata, tramite un disegno e un colore che sono espressione di un mondo ingenuo, quasi una rivisitazione dell'infanzia, non una retrocessione in essa, perché ciò avrebbe dei presupposti irrazionali, ma invece una ricostruzione di essa, tramite le categorie mentali della maturità, ma rispettando uno spirito giovanile, tendente a recuperare l'illusione come una sorta di rifugio in un mondo impossibile, se non all'interno della finzione artistica.

Mariateresa Papagni si esprime con i canoni della tensione illustrativa ma allo stesso tempo la sua pittura pare essere un recupero di alcuni punti di riferimento del surrealismo storico, proprio per questa componente di illusorietà e di finzione.
Barese, vive e lavora in Friuli, ha avuto modo di essere apprezzata dal mondo critico e giornalistico e dalle istituzioni, dei luoghi nei quali ha operato.
La sua attuale produzione è raffinata ed elegante, come quell'opera di rivisitazione dei capolavori della storia dell'arte che avevano contrassegnato la sua ricerca alcuni anni or sono.

Prof. Vittorio Sutto
critico d'arte
Udine, aprile 2009